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domenica 28 febbraio 2010

La telefonata dell'abbinamento

14 Dicembre 2009 - ore 16.40. Sono (Luisa) in ospedale che ho accompagnato mio suocero per una visita medica ed ho appena sentito Mickey per rassicurarlo che suo padre deve ancora essere visitato. Bzzz, Bzzz (è il vibracall del mio cellulare): ma chi è...? (numero sconosciuto). Pronto?!? Sono Elisa del N.A.A.A.!!! (immaginate la scena come nei cartoni animati, quando si apre la bocca, poi cade la mandibola ed a seguire il naso, gli occhi, ...). Ci sono novità, domani a mezzogiorno dovete venire in sede!!! Va bene, a domani!!! (attimo di sbandamento: da quasi collasso per la notizia, all'infarto totale per la contentezza): devo stare calma perchè sono in ospedale ed inoltre devo avvertire Mickey. Pronto, Mickey (sto gridando e piangendo al cellulare), sei diventato papà!!! Che è successo a mio papà? (sono scappato fuori dall'ufficio, gridando al cellulare e facendo un po' spaventare i colleghi). Sei diventato papà!!! Ma cosa è successo, ti ho appena sentito (non sentivo niente in quanto c'era caos in ufficio ed in più Luisa gridava e piangeva). Sei diventato papà!!! Ma vaff...!!! (ho realizzato... ed i miei colleghi hanno capito che, per fortuna, non era successo nulla di preoccupante). Come ho detto, ho "capito" la notizia, ma la mia reazione è stata di una maschera impassibile (solo nel viso), mentre il cuore era colmo e traboccante di gioia. Luisa, invece, ha cominciato a saltellare per l'ospedale ed a raccontare alle persone che incontrava che era diventata mamma (P.S.: l'ospedale non aveva reparto ginecologico; infatti, le persone erano meravigliate e chiedevano spiegazioni. Inoltre, non doveva far trasparire alcuna emozione, perchè già da tempo eravamo d'accordo che avremmo dato la notizia ai nostri genitori da entrambi e di persona).

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